Incidente stradale autonomo. Il rapporto dei carabinieri del Ris consegnato in Procura non lascia spazio a molti dubbi per la svolta nell’inchiesta sulla morte della povera Provvidenza Grassi, la commessa 27enne volata con la sua Seicento dall’auto – strada A20 il 9 luglio scorso e ritrovata solo il 23 gennaio in pieno centro città, a Bordonaro, dopo mesi di ricerche vane. E ieri l’avvocato Giuseppina Iaria, legale della famiglia Grassi, a margine della cerimonia funebre ha parlato anche della perizia medico legale sui resti della povera ragazza, affermando che «emergerebbe dall’analisi dei capelli che la giovane fosse sotto effetto di metadone e le fratture sarebbero compatibili con l’incidente stradale. Inoltre, l’analisi delle larve dimostrerebbe che la morte è avvenuta tra i quattro e gli otto mesi prima del ritrovamento del corpo». L’avvocato però contesta la tesi dei periti, spiegando che «non ci sono molti elementi oggettivi e la ricostruzione non mi sembra attendibile; da quello che ci risulta la ragazza non faceva uso di droghe e non è detto che qualcuno non l’abbia obbligata a farlo».